20) Il colpo di scena.

Arriviamo al momento saliente, ad un certo punto le parole finiscono, rimaniamo in silenzio. Perfetto per un bacio. Lui si avvicina, ho la schiena appoggiata all’auto, pone un braccio alla mia destra e uno alla mia sinistra, sono prigioniera. La posizione ci costringe ad essere molto vicini, tutto ciò non mi dispiace affatto. Lui comincia a fissarmi dritta negli occhi. Non sto ufficialmente capendo più nulla. Arriva quel momento in cui la persona che ti sta davanti, oltrepassa il tuo spazio vitale. Quei centimetri di distanza che normalmente separano due persone, spariscono, lasciando entrare nel nostro mondo più intimo, colui che ci sta difronte. Ora ci dividono forse solo due centimetri. Questo tipo di vicinanza non è fatta per parlare. Ho i brividi in tutto il corpo ma ne vorrei ancora di più, non mi sazio facilmente di questo genere di sensazioni. Lorenzo appoggia le sue labbra sull’angolo destro della mia bocca. Sono già ad occhi chiusi, pronta ad assaporare questo nuovo bacio. Lui si ferma. Si allontana di qualche millimetro dall’angolo della mia bocca, quel tanto che gli permette di sussurrarmi qualcosa.

“Aisha, eccoti il primo colpo di scena. Muoio dalla voglia di baciarti ma non lo farò. Sarebbe troppo scontato per te, ne sono certo. Preferisco lasciarti andare a letto in compagnia di questo pensiero e immaginare così tutta la notte come potrebbe essere questo bacio.”

Appoggia a filo le sue labbra sulle mie e rimane immobile per qualche istante.

l-ultimo-bacio

Ho l’inferno dentro, sto bruciando. Non può lasciarmi così. Ero convintissima che mi avrebbe baciata, non è possibile. Decido però di stare al suo gioco, non mi muoverò. Potrà solo assaggiare le mie labbra ma non le assaporerà per davvero. Ci sarà il giusto tempo. Gli pongo le mani sul petto e alzo gli occhi su di lui.

“Ho come la sensazione che questa notte mi penserai Mister X.”

“Non mi basterà. Voglio sognarti e averti mia per qualche istante, se pur effimero.”

“L’attesa del piacere è essa stessa un piacere, dicono…”

Piano piano ci stacchiamo e torniamo ad una distanza di sicurezza più normale. Così torna ad essere più facile parlare, senza l’irrefrenabile desiderio di baciarsi. Ci salutiamo, apro lo sportello e salgo in auto. Lui se ne sta lì davanti a me, tra la portiera e l’auto. Ci guardiamo in silenzio ancora per qualche momento.

“Sei il miglior colpo di scena che mi potesse capitare Aisha.”

Sorrido compiaciuta e gli auguro la buonanotte. Lui si china e si protende verso di me, infilando la testa in auto, mi sfiora le labbra e dice:

“Buonanotte principessa, pensami, ci vediamo presto.”

Si ricompone e si allontana. Chiudo lo sportello. Dannazione! Che botta di vita.

Allungo le mani sul volante e lascio cadere indietro la testa. Sono estasi credo. Per quanto avrei voluto che mi baciasse, credo che Mister X abbia fatto il miglior colpo di sempre, lasciandomi sulle spine. Pungenti ma dannatamente piacevoli. Immaginerò questo bacio, fino a quando non assaporerò quello vero, ne sono certa. Cerco di tornare in me, metto in moto l’auto e guido verso casa. Durante il viaggio sono a dir poco euforica, metto della musica latina e me la canto alla grande. Il mio stato d’animo è decisamente positivo. Parcheggio ed entro in casa. Mamma sta guardando un film, questa volta non ho proprio voglia di correre in camera, non ne avrei motivo, mi avvicino a lei sul divano. Avrei proprio voglia di parlarle di lui.

“Tutto bene Aisha?”

“Sì mamma e tu?”

“Tutto regolare baby. Sembri euforica!”

Una mamma sa davvero leggere lo stato d’animo del proprio figlio, pur trovandosi in una stanza buia con la TV accesa a distrarla, è pazzesco.

“Sono felice mamma.”

“Era ora.”

Questa sua risposta secca e diretta non ha bisogno di commenti. É come se, pur non avendole mai raccontato nulla, lei sapesse già tutto. Le sorrido, appoggio la testa sulla sue gambe e finisco di guardare il film con lei. Ovviamente non ne sto seguendo la trama, non mi interessa per nulla. Tutto ciò che desidero, è di starmene qui sognante, finché mamma giocherella con i miei capelli. Sono nel posto giusto, al momento giusto, con il giusto stato d’animo, finalmente.

Lo smartphone vibra:

-Dormi bene Aisha, ho il tuo profumo che mi fa ancora compagnia. –

Stavo già sorridendo silenziosamente ma questa frase aumenta ancora l’intensità del mio sorriso.

-Buonanotte Mister X! Sono stata bene e non vedo l’ora di lasciarmi sorprendere dal prossimo colpo di scena. Non deludermi. –

-Non lo farò. –

Il film giunge al termine, è ora di andare a nanna. Stasera i pensieri che mi tengono sveglia sono piacevoli e allettanti. Mister X mi sta studiando e ci sta mettendo davvero la giusta attenzione. I dettagli che fanno la differenza. La mia curiosità nei suoi confronti sta seguendo una linea crescente. Buonanotte a me e ai miei pensieri, per oggi va bene così.

Mi sveglio, pronta ad affrontare la routine con la grinta migliore. Oggi mi sento più forte. Scendo a bere un caffè e mi rendo conto di esser inconsciamente in attesa di ricevere il buongiorno da qualcuno.

Ripensando a ieri sera, tra i bei ricordi mi torna in mente l’episodio con Xavier. Devo assolutamente mandargli un messaggio. Meglio farlo subito.

-Ciao Xavi come stai? Com’è stato il film di ieri sera? La faccio breve, mi sento un’emerita stronza per l’accaduto, beviamo una birra insieme stasera dopo lavoro? Vorrei farmi perdonare! –

Facendo colazione, attendo la risposta. Magari tarderà ad arrivare, potrebbe essere offeso, sarebbe assolutamente comprensibile. In realtà invece, contro ogni previsione, la risposta arriva dopo pochissimo. Xavier è un libro aperto:

-Ciao stronzina! :-p Il film è stato fico, me sentivo solo un pochito sfigato con la sedia vuota vicino de me ma non importa. Per la birra, vale! Paghi tu però! –

-Certo che sì! –

Ci accordiamo per vederci in centro, subito dopo lavoro. Mi sento già più sollevata! Saluto mamma e mi reco a lavoro. Forse potrei scrivere il buongiorno a Mister X, anzi no, lo farà lui, facciamoci desiderare. Aspetterò. Arrivo in negozio e ci sono già mille cose da fare, considerando che oggi arriverà molta di merce, sarò di certo indaffarata. Le tipiche giornate in cui il tempo vola. Ogni tanto butto un occhio al telefono, per vedere se arriva qualche messaggio, finalmente poco prima di pranzo arriva una notifica su WhatsApp. Non è Mister X.

BeSTfRIENdS:

Chiara: – Emergenza ragazze! Ho lasciato Andrea, sono a pezzi, ho bisogno di voi! Vediamoci stasera!”

Alice: -Cazzo! Cos’è successo? Comunque certo vediamoci! –

Chiara: -Preferisco parlarvene di persona! Stasera dopo lavoro? –

Io: -Ci sono tesoro! –

Subito dopo aver risposto d’istinto e senza esitazione, mi viene in mente l’accordo che avevo preso prima con Xavier, maledizione! Ora che faccio? Quella di Chiara è sicuramente un’emergenza ed è ovvio che ho voglia di correre da lei ma tirare un altro pacco del genere a Xavi è assurdo. Mi trovo comunque a non aver scelta. Chiara ha la priorità, se fossi nei suoi panni, vorrei che accadesse assolutamente la stessa cosa, motivo per cui stasera andrò da lei. Afferro lo smartphone e cerco di pensare ad un modo carino per dire a Xavier che non potrò incontrarlo stasera ma non mi vengono molte parole di circostanza. La verità andrà benissimo. E intelligente, capirà!

-Ciao! Xavi non mi odiare per favore ma ho un’emergenza con le ragazze stasera, proprio non posso rimandarla. Porta pazienza, giuro che al più presto, ti offrirò una birra! –

Invio. Se fossi nei panni di Xavier, credo che mi manderei a quel paese da sola. Poco dopo arriva la risposta, un emoticon: la manina che fa segno –ok-. Nulla di più ma non posso biasimarlo.

Di Mister X invece ancora nessuna traccia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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