Chiara: “Che succede Aisha? Tutto ok? ”
Mi rendo conto così di aver esternato in modo plateale l’esclamazione di totale panico. Inevitabilmente l’attenzione di tutti si è spostata su di me. Ho combinato un guaio enorme, sbagliando il destinatario del messaggio. Ora Mister X si vedrà arrivare dal nulla un messaggio con scritto: -Anche io ti ho sognato-. Ovviamente in tempo zero capirà che non è per lui e che ho sbagliato chat. Accadrà tutto molto più velocemente del tempo necessario per inventare ad una scusa plausibile. Non ho scampo. Ho come la sensazione che la cosa non gli piacerà per niente. Non è stupido, posso pensare alla miglior giustificazione di sempre ma non credo che sarò mai abbastanza convincente. Sarei la prima a perdere le staffe in caso contrario. Ha tutta l’aria di una presa in giro.
“Sì, scusate, tutto ok. Vado un attimo al bagno.”
Mi guardano tutti un tantino perplessi ma fortunatamente non indagano ulteriormente. Mi alzo dal divano e vado verso il bagno. Non ne ho nessuna necessità ovviamente, ma ho bisogno di un attimo di silenzio e solitudine per pensare a cosa devo fare. Mister X ovviamente ha già risposto:
-???????-
Quella sfilza di punti di domanda non fa altro che accentuare il grado di panico già ben presente. Mister X esige decisamente una risposta. Penso, penso e penso.
TIME OUT, TEMPO SCADUTO.
Sulla schermata appare il suo numero di telefono, mi sta chiamando. Sono fregata. Con dei messaggi sarei riuscita a difendermi molto più facilmente ma a parole la vedo dura. Non sono pronta per rispondere. Non ho ancora elaborato cosa dirgli ma se non lo farò potrei solo aggravare la situazione. Mi siedo sulla tavoletta chiusa del WC, faccio un bel respiro e rispondo. Spero vivamente che il cervello mi supporti. Deve suggerirmi al più presto delle risposte valide.
“Pronto, ciao Lorenzo!”
“Ciao.”
“Tutto ok?”
Che domanda stupida ho fatto? É ovvio che non è tutto ok. Sto cercando di prendere tempo. Ovviamente lui non si perde in convenevoli.
“Chi è che avresti sognato?”
Eccolo, diretto come un treno, uno di quelli che attraversano l’Italia da nord a sud in un tempo record. Resto in silenzio per un istante ma so benissimo che mi devo dare una mossa, i treni veloci non hanno tempo da perdere, non esistono molte soste.
“Ho sbagliato ad inviare il messaggio.”
Non sono in grado di nascondermi dietro ad una bugia, qualsiasi menzogna ora mi si rivolterebbe contro, non ho dubbi.
“Mi sembrava già chiaro questo. Posso sapere a chi era rivolto il messaggio?”
É gelido. Ha un tono severo e fondamentalmente è incazzato nero.
“Per il mio ex.”
Questa conversazione sta per fare scintille. Di riflesso allontano un pochino il cellulare dell’orecchio, come per paura della sua reazione. Ho detto la verità in modo forse troppo diretto, meglio provare ad addolcirla.
“Lorenzo, in realtà non è come pensi. Mi aveva scritto per sapere come stavo e tra un discorso e l’altro, ha detto di avermi sognata e fatalità era successo anche a me ma…. ”
La verità arriva alla velocità di un macigno che rotola giù da una rupe. Mi sto incartando nel peggiore dei modi. Più cose dico, più ho la netta sensazione di sbagliare. Dovrei imparare a mentire ogni tanto.
“Aisha fermati per favore, non dire altro.”
Rimango muta, è davvero arrabbiato.
—-
“Ehi! Aisha dovrei andare al bagno!”
Xavier sta bussando alla porta del bagno. Usa un tono così alto di voce, che anche Lorenzo, al di là dello smartphone, coglie un’altra presenza.
“Chi è che sta parlando Aisha?”
“É Xavier. Vuole entrare nella toilette.”
Affermo, con tutta la naturalezza possibile, ma due secondi dopo mi rendo conto che avrei potuto evitare di far il nome di Xavier. Sono già in una brutta situazione e questo di certo non aiuta. Lorenzo ha già espresso chiaramente di non amare troppo la mia vicinanza a Xavi. Probabilmente ora gli sto fornendo un ulteriore motivo per mandarmi a quel paese.
Lorenzo: “Avevo capito che eri da Chiara stasera.”
Effettivamente prima nel dirgli come avrei trascorso la serata, avevo nominato solo le ragazze. Sto combinando un vero macello. Ormai non so più cosa dire. Perso per perso, tento di continuare sulla strada della sincerità. Almeno dicendo la verità, non rischio di contraddirmi, cadendo tra una bugia e l’altra.
“Sì, sono con le ragazze ma Chiara ha inviato anche Victor e Xavier.”
—–
“AISHA PERFAVORE! DEVO ANDARE AL BAGNO!”
Xavier insiste al di là della porta. Gli infilerei un calzino in bocca, se ce l’avessi direttamente davanti. Mi alzo dal WC e giro la chiave della porta, per aprirgli. Nello stesso istante Lorenzo mi fredda al telefono:
“Aisha, credo che tu abbia bisogno di far un bel po’ di chiarezza con te stessa. Senti il tuo ex, lo sogni e passi continuamente il tuo tempo con Xavier. Chiarisciti le idee, ma fallo senza di me.”
Riattacca. Spietato. Resto immobile, con il telefono ancora appoggiato all’orecchio.
“AISHAAA mi piscio addosso santo cielo! ”
Le parole di Xavier mi risvegliano. Appena mi riprendo, do l’ultimo mezzo giro di chiave, affinché la porta del bagno si possa aprire. Non appena me lo trovo davanti, sento un estremo bisogno di sfogare la rabbia, per ciò che è accaduto. Lo attacco, senza freni.
“Non potevi aspettare un attimo cazzo???”
Mi accorgo subito di aver usato un tono esageratamente acido. Sono molto nervosa. Xavi è la prima persona che ho davanti e si ritrova così a dover subire il mio stato d’animo. Con la sola colpa di aver avuto il bisogno di andare al bagno nel momento più sbagliato che potesse esistere.
“Me serviva el bagno Aisha! Date una calmata!”
“Avresti potuto bussare una volta in meno, non sono sorda. L’avevo capito.”
Lo lascio entrare in bagno, lo scanso e vado via, mandandolo al diavolo. Sono perfettamente consapevole, che lui non ha fatto niente per meritarsi la mia ira, ma non ci posso far nulla, ho le palle in fiamme. Chiunque mi capiti a tiro in questo momento, è a rischio linciaggio gratuito. Lo sento borbottare dal bagno ma non mi soffermo ad ascoltare cosa sta dicendo, probabilmente mi starà mandando anche lui a quel paese. Gli passerà. Torno i sala dagli altri e annuncio che sto andando via. Tutti mi fanno notare che è molto presto. Rispondo subito a tono e scocciata, dicendo che so benissimo che ora è. A quel punto nessuno osa trattenermi oltre. Saluto con un gesto rapido e freddo, raccolgo la giacca e vado via. Attraverso il corridoio a passo veloce e incontro Xavi che sta uscendo dal bagno. Mi aspetto che mi chieda qualcosa, invece no, passa dritto, guardando in basso e ignorando palesemente la mia presenza. Se la sarà sicuramente presa. Al diavolo, non ho tempo per i permalosi. Ho già abbastanza problemi da risolvere. Ho commesso un pericolosissimo errore. Salgo in auto e metto in moto. Marco invia un altro messaggio, per sapere se sono ancora viva e mi rendo conto così di non avergli più risposto. Dopo aver sbagliato l’invio del messaggio originariamente destinato a lui, non mi sono più ricordata di rispondergli per davvero. Il litigio con Lorenzo è riuscito a catturare tutta la mia attenzione, al punto da troncare anche la chat con Marco, che all’inizio mi aveva regalato tanto entusiasmo. Se di getto prima, avevo avuto la voglia di dirgli che l’avevo sognato, ora sono così nervosa, che non ho neanche più voglia di rispondergli. Non mi capisco più. Cuore e cervello sono confusi. L’idea che Lorenzo mi abbia mandata a quel paese mi fa molto più male di quanto avrei potuto pensare. Non voglio perderlo. Sono delusa dai miei comportamenti. Vorrei avere tutto più chiaro. Forse sono solo una bambina capricciosa che non sa più quale sia il suo peluche preferito.
( Nei pensieri di Aisha sembra esserci un gran fumo a confonderla. Voi riuscite a vederci qualcosa di chiaro? COnNeTtIaMOcI.)
Sembra una frase fatta ma a volte x capire l’importanza di una persona dobbiamo perderla x poi sentirne la mancanza…
Il vuoto crea spazio e spesso ci fa vedere piu chiaro !
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