18) Un assurdo malinteso.

Entro al bar con i nervi a fior di pelle. Cosa vuole Marco da me? Come osa dirmi cosa fare e cosa non fare?

Non avevo la minima idea che Xavier si trovasse al bar ma far credere a Marco di esser arrivata qui di proposito va benissimo. Che rosichi pure, credendo che sono venuta apposta per incontrarlo. In realtà volevo solo fare una pausa caffè, questa mattinata è stata troppo intensa, mi servono nuove fonti d’energia. In fin dei conti trovare Xavier al bancone mi regala un attimo di sollievo. Finalmente qualcuno a cui non devo dare spiegazioni, qualcuno che non si aspetta nulla da me, qualcuno che mi accoglie semplicemente con un sorriso.

Lo saluto subito felice e gli vado incontro. Lui ricambia il saluto con calore e mi dà i classici tre baci di rito, aggiungendo uno dei suoi caldi abbracci.

“Ciao bellezza, non stai lavorando?”

“Sì sì, sono solo in pausa caffè.”

“Oh tu sei fortunata, oggi lo bevi gratis.”

Accetto volentieri e ci fermiamo entrambi in piedi davanti al bancone, Xavi ordina i due caffè. Vorrei fare la disinvolta ma non riesco a non far riferimento alla precedente presenza di Marco al bar. Avendolo visto uscire, mi è sembrato abbastanza agitato, sarà per ciò che è successo prima in negozio con Lorenzo, o sarà per la presenza di Xavi al bar e il mio conseguente arrivo. Voglio togliermi il dubbio. Cerco di trovare le parole giuste e discrete per chiedere a Xavier se ci ha per caso avuto a che fare ma lui mi precede.

“Ho incontrato el tuo amigo antipatico.”

La curiosità in me è fortissima. Sarà stato Marco ad attaccare briga, sicuramente.

Faccio la disinvolta, non voglio metterci troppa enfasi.

“Sì, l’ho visto uscire.”

“Ce siamo parlati.”

“Davvero??? E cosa vi siete detti?”

“Cose tra uomini.”

La curiosità sale alle stelle. Cosa si saranno mai detti? Conoscendo Marco, di certo non sarà stato calmo e felice di parlare con Xavier. Non voglio far la bimba però, quindi evito di fare raffiche di domande al riguardo ma vorrei sapere ogni singolo dettaglio. L’orgoglio però tiene testa, non lo pregherò,

“Ok, se ritieni che non siano cose di mio interesse, non mi importa saperle.”

“Come sei bugiarda Aisha! Te se legge in faccia che vuoi sapere! Ma non te lo dico ovviamente! ”

Faccio spallucce e il tutto mi strappa un sorrisetto spontaneo. Xavier osservandomi, ha proprio imparato a conoscermi.

I dieci minuti di pausa sono finiti, devo rientrare in negozio. Ringrazio per il caffè e lo saluto.

“A che ora finisci de lavorare oggi Aisha?”

Che strana domanda. In realtà il quesito è normale ma non se detto da Xavier. A cosa gli può interessare sapere a che ora finisco?

“Alle sei Xavi, perché?”

“Ah no no niente, ero solo curioso. Ciao Aisha, buon lavoro!”

La domanda ora mi sembra strana due volte ma non mi interrogo troppo al riguardo. Torno in negozio. La seconda parte della giornata vola. Nei tempi morti dirigo qualche pensiero all’incontro avvenuto oggi tra Marco e Lorenzo. Che coincidenza, ancora non ci credo. Spero solo che tutto ciò non scoraggi Lorenzo nella nostra conoscenza, in fondo Marco non si è posto nel migliore dei modi e magari lui potrebbe essersene risentito. Anche se Mister X non mi sembra un tipo facile da scoraggiare. Arriva un messaggio e spazza via ogni dubbio.

Lorenzo: -Stasera cinema? –

Ottimo non è arrabbiato. Che bell’idea! Accetto subito, non c’è altro tempo da perdere.

-Cosa andiamo a vedere? –

-Qualcosa che faccia ridere direi, è solo martedì, meglio rimanere leggeri! –

Non impazzisco per le commedie a dire il vero ma qualsiasi film stasera andrà benissimo. Ho voglia di vederlo e ho voglia di chiarire l’accaduto di oggi. Deve capire meglio chi è Marco e perché si è comportato in quel modo. Sono io a dovergli dare la giusta importanza, non lui a doversela prendere. Ci diamo appuntamento per le 20.00 direttamente al cinema.

Esco e vado verso alla macchina. Sul parabrezza trovo una busta. La apro curiosa, infilati all’interno ci sono due biglietti per il cinema. Ormai lasciare bigliettini strappa sorrisi, sembra essere la specialità di Mister X. Nel biglietto c’è scritto:

“Vengo in pace, per una serata spensierata! Scrivimi solo se hai un buon motivo per dirmi di no, altrimenti ci vediamo al cinema alle 20.00. X.”

Entusiasta salgo in auto, butto un occhio ai biglietti e mi accorgo che il titolo della proiezione, non è quello di una commedia ma non mi faccio troppe domande al riguardo. Avrà cambiato idea sul genere di film da vedere. Mister X è uno che continua a scherzare, magari per messaggio ha detto commedia tanto per dire. Avrà voluto far un sottile riferimento al tragico incontro di oggi. Meglio così, il film scelto si avvicina molto più il mio genere. “American sniper”. Top.

Arrivo a casa, tempo di far la doccia, di prepararmi, di riordinare la giungla della mia camera ed è già ora di ripartire. Saluto mamma con un bacio e via, altro giro altra corsa. Arrivo al cinema, il parcheggio è abbastanza libero, posteggio e mi dirigo all’entrata. Entrando, mi sorprendo subito, al cinema c’è anche Xavier. Che coincidenza! Mi viene incontro in modo particolarmente caloroso.

“Sono molto felice che tu sia venuta!”

Che vuol dire? In che senso?

Il mio smartphone vibra, Mister X mi sta chiamando, chiedo un attimo scusa a Xavi e rispondo. Dice che sta arrivando. Xavier riprende la parola.

“Non pensavo che avresti accettato senza fare storie. Non potevi dire de no ad un bigliettino sull’auto.”

Panico. Spiazzata, non sto capendo nulla, che succede? Xavi coglie il mio stato confusionario.

“Tutto bene Aisha?”

Provo ad accelerare il processo che sta avvenendo nel mio cervello per capire che sta succedendo, così da potergli rispondere.

Xavi-qui-bigliettino-auto-coincidenza-MisterX-cinema-malinteso-scambiodipersona-errore-PROBLEMA.

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Ho capito. Il bigliettino sull’auto era di Xavi, ora si spiega il perché della strana domanda sul mio orario di fine lavoro, il perché del film d’azione al posto della commedia, la firma del biglietto con X. che sta per Xavier e non per Mister X. Dannazione! Maledette coincidenze, mi perseguitano. Che faccio ora? Nemmeno se ricercassi in me la più profonda dolcezza, riuscirei a dire in modo carino a Xavi, che non sono al cinema per lui ma per Mister X e che tutto ciò è frutto di un assurdo malinteso. Credo che la sincerità sia però la via migliore in questi casi. Spiego il tutto a Xavi, che mi guarda perplesso e incredulo, credo si stia sforzando di non farmi vedere quanto ci sia rimasto male.

“…quindi Xavi mi dispiace molto ma Mister X sta arrivando. Potremmo andarci un’altra volta se vorrai! Sono mortificata.”

Intanto Lorenzo varca la soglia dell’entrata, a passo veloce e un tantino affannato ma è impeccabile come sempre.

Xavi si prende due minuti di riflessione. Si passa una mano tra i capelli e sbuffa. Ci è proprio rimasto male.

“Es incredibile! Te dovevo invitare de persona oggi al bar, che scemo. Ma non te preoccupare Aisha, vai al cinema e divertiti. L’importante è che non ce stai andando con quel Marco. Spero che questo Mister X sia simpatico almeno.”

“Eccolo è qui, te lo presento!”

Lorenzo si avvicina.

“Ciao Lorenzo, tutto ok? Lui è Xavier un mio carissimo amico.”

Oggi sembra esser la giornata dell’amicizia, Mister X ormai sta sentendo dire questa frase troppe volte.

“Molto piacere, Lorenzo!”

Xavi si presenta educatamente. Ovviamente non viene fatto nessun riferimento al malinteso. Ci scambiamo qualche frase di circostanza, relativa alle rispettive proiezioni dei film e poi ci dividiamo. Xavi va verso la sala due e Mister X ed io ci dirigiamo alla cinque.

Sono incredula. Vedere che Xavier si allontana da solo, mi fa sentire davvero una merda. Lui è sempre così carino ed io involontariamente finisco sempre per comportarmi come una stronza con lui. Si meriterebbe altro.

Lorenzo interrompe il flusso dei miei pensieri:

“Sembra simpatico il tuo amico, che origini ha?”

“Sì sì, è molto simpatico. É argentino, è qui in Italia per lo sport.”

Entriamo in sala e il capitolo Xavier si chiude subito, come se nulla fosse accaduto.


( Xavier diventa sempre più importante e presente all’interno della storia. Lo diventerà anche per Aisha?)

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