Arriviamo in auto. Lui gentiluomo fino in fondo, apre lo sportello e mi fa sedere. Mette in moto e ci dirigiamo verso casa. Non accendiamo la radio questa volta.
“Ce la farai ad arrivare in camera senza svegliare tua mamma?”
“Xavi, devi smetterla di farmi domande difficili stasera.”
“Mi sono divertito Aisha, sto bene con te. Mi dispiace solo di aver esagerato con i cocktails!”
“A me non è dispiaciuto per niente!”
Sono proprio ubriaca. Mi rendo conto, che quando rispondo, non filtro le parole. Ciò che voglio dire, esce direttamente dalla bocca, senza passare per il cervello, potrebbe essere un problema. Lui allunga la mano, fino a farmi una carezza sulla guancia.
“Sei la mia italiana preferita.”
“Lo so!”
L’alcool si porta via anche la modestia. Olè! Arriviamo al vialetto di casa mia. Xavi spegne l’auto. Evidentemente non ha intenzione di scappar via. Dice che come minimo mi accompagnerà alla porta, dato che sono in questo stato. Vuole assicurarsi che entri in casa sana e salva. Comincio a giocare con la levetta del sedile, su e giù, su e giù. Fino a quando mi scappa di mano e abbasso completamente lo schienale. Mi ritrovo praticamente distesa. Xavi mi guarda ridendo.
“Bell’idea Aisha!”
Mette mano alla levetta del suo sedile e si distende anche lui.
“Se avessi la macchina da figo, con el tettuccio in vetro, ora potremmo guardare le stelle. Peccato che ho questa panda del cavolo!”
Il suo pensiero mi fa sorridere, è un romantico.
“Possiamo immaginarle Xavi! Guarda qui!”
Comincio a descrivere un cielo stellato, indicando le varie costellazioni, sparse su tutto il tettuccio dell’auto. Lui segue attento la mia follia e sta al gioco.
“Vuoi sapere qual è la mia stella preferita?”
“Sì, quale?”
Allunga la mano verso il mio viso, fino a toccarmi naso e infine mi dà un dolce pizzicotto.
“Sei tu.”
Mi spiazza. Per un attimo riesce a lasciarmi senza parole. In certi momenti proprio non servono. Si mette su un lato e comincia a fissarmi con i suoi occhioni chiari, credo di non averli mai visti così da vicino. In me si susseguono una serie di strane sensazioni: alcool in circolo, spensieratezza, tranquillità e una strana propulsione fisica nei suoi confronti. Non riesco a capire, quanto sia colpa dell’alcool e quanto sia merito di Xavier, ma provo un desiderio inaspettato.
“Lo sai vero che ora te vorrei baciare?”
Lo guardo in silenzio e annuisco con il capo. Che diavolo sto combinando, sono fuori controllo. Lui si avvicina, fino a farmi sentire il suo respiro. Sta cercando di capire, se ho intenzione di tirarmi indietro. Non mi muovo, resto lì.
Oltrepassa gli ultimi centimetri che ci separano e mi bacia. Colpo di scena, un altro. Mi godo il momento, senza troppi pensieri, ricambiando quel bacio caldo e appassionato. Lui prende la mia testa tra le mani, tenendomi così ancora più vicina. Questo bacio ha il sapore più inaspettato di sempre. Non capita tutti i giorni di baciare improvvisamente un amico. Nessuno dei due ha il coraggio di porre fine al bacio, anche perché poi bisognerà far i conti con l’accaduto. Abbiamo decisamente superato la sottile linea dell’amicizia. Fino ad ora, con Xavi non mi ero mai spinta così oltre. Abbiamo sempre giocato molto e giocando con il fuoco, è più facile scottarsi, che uscirne indenni. Come ogni cosa, anche questo istante giunge al termine. Rimaniamo muti, uno davanti all’ altro. Mi sento sempre più lucida. L’iniziale effetto euforico dell’alcool sta scemando.
“Forse è meglio che vada Xavi.”
Lui mi afferra la mano:
“Avevo troppa voglia di baciarti e lo rifarei mille volte.”
Non so cosa rispondere. L’ho baciato con la voglia di farlo certo, ma so bene che l’analisi di questo gesto, avrà per noi due significati molto diversi.
“Buonanotte Xavi.”
Mi sento una stronza cronica. Compio un’azione e scappo dalle conseguenze. Non ho mai stimato chi gioca in questo modo. Lui scende dall’auto e come promesso in precedenza, mi accompagna alla porta. Passiamo dalla situazione bella calorosa di qualche attimo fa, ad una brutale freddezza.
“Buonanotte Aisha.”
Mi avvicina con un abbraccio, uno di quelli in cui mi sento a mio agio, quelli che sono abituata a ricevere da lui. Mi dà un bacio sulla guancia e mi guarda infilare le chiavi della serratura. La porta si schiude, lo lascio con un ultimo sorriso ed entro in casa. Lui si allontana lungo il vialetto, con le mani in tasca.
Che gran casino.
Chiudo la porta alle spalle e lascio scivolare la schiena lungo la parete, fino a ritrovarmi seduta a terra. Sono frastornata. Se prima di andare in discoteca, non volevo andar a casa, per paura di interrogarmi troppo sulla bugia di Mister X e su Marco, ora mi ritrovo a casa: brilla, con questi due pensieri e in aggiunta quello di aver baciato Xavier. Un continuo intreccio. Non sono proprio in grado di semplificarmi la vita. Ora come ora, è solamente il caso, che vada a letto.
La sveglia suona e ho un risveglio traumatico ma c’era d’aspettarselo. Emicrania, alla grande. Vorrei tanto esser piccina, per chiamare mamma e chiederle di firmarmi una giustificazione, per restarmene a letto tutto il giorno. Peccato che la scuola è finita da un po’, mi faccio coraggio e affronto l’idea di dover andare a lavoro. Giù le gambe dal letto. C’è solo una cosa da fare, mettere la testa sotto l’acqua e sperare di riprendermi. Corro subito in bagno. Vorrei cercare di avere una faccia pseudo presentabile. Non amo far capire a mamma, che ho bevuto quei due, tre o quattro cocktails di troppo. Scendo in cucina, dove trovo mamma seduta al tavolino, intenta a leggere il giornale e fare colazione.
“Buongiorno baby, tutto ok? Fatto tardi ieri sera eh?”
“Buongiorno mamma! Siamo state in discoteca ma tutto ok!”
“Non so proprio come tu faccia ad aver la forza per andare a lavoro ora. Beata gioventù, ti invidio!”
“Sono forte mamma lo sai!”
Faccio una colazione leggera, ho un po’ di nausea, non è il caso di esagerare stamattina. Potrei pentirmene. Mi cambio, salgo in macchina e volo al lavoro. Non ho ancora avuto modo di controllare i messaggi sullo smartphone.
Vedo due nuove chat: -BeSTfRIENdS- e -Mister X-.
Nella prima c’è Chiara, che chiede com’è andata la serata danzante e nella seconda Lorenzo:
“Buongiorno bambolina, non vedo l’ora che arrivi stasera per vederti.”
Mi irrigidisco subito. Anche io ho molta voglia di vederlo ma per un motivo differente. Oggi scoprirò la verità. Ho deciso di non anticipargli niente della foto che mi ha fatto vedere Xavier. Rimando tutto ad un incontro di persona. Gli occhi non mentono mai e muoio dalla voglia di vedere la sua faccia, una volta che gli dirò di aver scoperto la sua balla. Gli rispondo normalmente e ci diamo appuntamento per le 21.00. Passerà a prendermi a casa. La giornata lavorativa fila dritta, nonostante il mal di testa. A metà mattina faccio la mia solita pausa caffè e non appena prendo in mano lo smartphone, mi accorgo di esser stata taggata in una foto di ieri sera. Alice che abbraccia Victor e io decisamente incollata a Xavier. Un bel quadretto. Passa qualche minuto e ricevo subito un messaggio, Lorenzo:
“Deduco che ti sei divertita un bel po’ ieri sera.”
Credo proprio che faccia riferimento alla foto. Effettivamente, mettendomi nei suoi panni, non mi piacerebbe proprio vedere quello scatto. Al momento però, è l’ultima persona, che possa farmi i conti. Lui mi deve una spiegazione molto più grossa di quella che io devo a lui per questo stupido scatto.
Altro messaggio, Xavier:
“Come stai questa mattina Aisha?”
Oh cazzo, il bacio! Per un attimo è come se la mia mente se ne fosse scordata. Come se svegliandomi nulla fosse accaduto. Non posso fare finta di nulla. Devo risolvere una cosa alla volta. Rispondo ad entrambi in modo neutrale. La giornata si prospetta molto lunga ed insidiosa. Aiuto.
Sicuramente Aisha é una ragazza che vive a fondo le emozioni…però sembra che non usi del tutto la testolina in alcuni momenti perchè una “piccola bugia” di Lorenzo per la quale non ha ancora una risposta non puo aver scatenato in lei così tanta voglia di alcol e di fare follie…è stata impulsiva e forse é perchè avrebbe bisogno di stare “da sola” e riflettere sulla situazione post-Marco (penso che la storia con Marco possa considerarsi conclusa, anche se potrebbero esserci ancora colpi di scena!)
"Mi piace""Mi piace"
Bell’analisi Vale. Aisha è nel pieno di un ciclone emotivo: farà i suoi errori, farà le cose giuste…non possiamo che seguirla, cercare di capirla e arrivare alla sua meta-metà con lei 😉 #connettiamoci
"Mi piace""Mi piace"
come era? “scegliere, scegliere o scegliere, detesto chi non lo fa” ed il giorno dopo bacia un altro. La cosa incredibile è che poi fa il processo a mister X. a casa mia c’è un modo piuttosto volgare per definire quelle come Aisha. 😀
"Mi piace""Mi piace"
Lorenzo mi fai sorridere, perché proprio l’altro giorno il mio ragazzo leggendo il capitolo, alza gli occhi mi guarda e mi fa:
“Oh ma… sta Aisha è proprio na…. *****”
Voi maschietti avete la soluzione facile a questi comportamenti, io invece mi sento di difenderla: non è perfetta, sbaglia un sacco ma è donna e come tale è un ‘fiume di emozioni continue e contrastanti’ . Bisogna piuttosto capire cosa si nasconde dietro questi comportamenti…andare un po’ più in là…ciaooo
"Mi piace""Mi piace"
il fatto è che è molto più brava a giustificare se stessa che non gli altri.
"Mi piace""Mi piace"